Sulle premesse di cui sopra, esercitando la propria moral suasion nonché le prerogative concesse dalla legge di esercitare le proprie funzioni anche mediante provvedimenti di soft law, le Autorità hanno elaborato le indicazioni che si attendono siano implementate dagli operatori di mercato, al fine di allineare le garanzie alle reali esigenze di copertura dei rischi e strutturare processi distributivi improntati a canoni di correttezza sostanziale:
a. l’abbandono del modello “one size fits all” tipico delle polizze con pacchetti di garanzie rotanti, ma calibrate rispetto alle caratteristiche della clientela. Si tratta di un cambiamento importante rispetto alla prassi attuale del settore, che darà probabilmente vita a prodotti riservati a segmenti specifici ed omogenei di clientela, piuttosto che a prodotti “modulari”.
b. una revisione attenta delle polizze, volte al riequilibrio delle garanzie contrattuali a favore del contraente, mediante:
- il contenimento delle limitazioni inserite nelle polizze PPI (durata, esclusioni, rivalse, carenze, franchigie), con un allineamento più puntuale a quanto previsto nel contratto di finanziamento ed al relativo numero di rate, e
- l’estensione anche alle polizze danni del diritto di recesso entro 60 giorni dalla stipula, da indicarsi (sul modello del protocollo d’intesa ABI/ASSOFIN/Associazioni dei consumatori) sia nella documentazione contrattuale, sia nella welcome letter successiva;
c. una revisione dei processi assuntivi, che comporti:
- una specifica intervista al cliente ai fini della rivelazione dello stato di salute, che porti all’assunzione di un questionario sanitario ovvero (per i finanziamenti di importo più piccolo) alla irrilevanza delle malattie pregresse. Per i finanziamenti di importo “molto esiguo” (ma di soglia indefinita) le Autorità lasciano aperta la possibilità che le imprese decidano di non procedere alla valutazione dello stato di salute tramite questionario, attendendosi tuttavia che a ciò corrisponda la non inclusione dello stato di salute tra le condizioni di assicurabilità e delle malattie pregresse nelle esclusioni di polizza;
- procedure di verifica del rispetto, da parte della rete distributiva, delle indicazioni fornite dalle imprese in merito ai target delle diverse tipologie di prodotti (sì da evitare fenomeni di misselling), i controlli circa l’assicurabilità dei rischi e l’adeguatezza del prodotto rispetto alle esigenze del cliente;
- separazione della documentazione relativa ai finanziamenti da quella relativa al prodotto assicurativo, con distinta indicazione dei relativi costi. Tale separazione dovrà essere mantenuta anche nella fase esecutiva del rapporto, mantenendo distinto l’importo della rata da quello del premio dovuto;
- la definizione di tempi e modalità di offerta dei prodotti assicurativi, tali da evitare condizionamenti del cliente nella fase di negoziazione del finanziamento: l’indicazione è volutamente generica nel suo portato, volendo far intendere la possibilità che si vada verso un vero e proprio divieto di collocamento contestuale dei due prodotti, conformemente all’esperienza di altri paesi.
d. l’applicazione di talune misure “retroattive” rispetto al portafoglio dei clienti esistenti, relative a:
- il rimborso del premio a favore di quei soggetti per i quali il prodotto risulta essere inadeguato, per l’inassicurabilità del cliente (ipotesi evidentemente diversa da quella inassicurabilità relativa che possa riguardare le garanzie “a rotazione”, oggetto di altre e specifiche indicazioni da parte delle Autorità),
- il recepimento dei meccanismi di rimborso automatico dei premi non goduti anche nei contratti antecedenti l’entrata in vigore del decreto legge Sviluppo-bis (D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 ,convertito in Legge 17 dicembre 2012, n. 221),
- l’accoglimento di quei sinistri relativamente a quelle polizze PPI per le quali gli assicurati non siano stati in grado di esprimere compiutamente la loro situazione sanitaria pregressa, avendo sottoscritta una dichiarazione di buona salute, e relativamente alle quali siano insorte delle contestazioni tra imprese ed assicurati.
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Le indicazioni delle Autorità, secondo quanto enunciato nel provvedimento, dovranno essere recepite in:
- apposite procedure da applicare in fase di gestione dei reclami ovvero dei sinistri, da parte dell’organo amministrativo delle imprese assicurative,
- un piano di implementazione delle indicazioni, adottato a cura dell’organo amministrativo delle imprese assicurative e sottoposto al relativo organo di controllo entro 90 giorni dal provvedimento, e da realizzarsi nei successivi 90 giorni, e
- un piano da adottarsi a cura degli intermediari iscritti alla sezione D del RUI.